Una panoramica generale del bilancio annuale deciso dell'Agenzia del Turismo Giapponese è stata presentata il mese scorso. Rispetto all’anno precedente, le risorse finanziarie generali sono diminuite di circa il 96% e i ricavi dalla tassa per i turisti internazionali sono diminuiti di circa il 31%. È stato notevolmente ridotto il budget per la promozione di nuovi contenuti per attirare più viaggiatori e quindi favorire il turismo inbound. Il governo non ha voluto modificare l’obiettivo, fissato prima della pandemia da Covid, di arrivare a 60 milioni di turisti stranieri in visita in Giappone nel 2030, tuttavia nel documento scritto è riportato che "poiché ci vorrà il tempo prima che il flusso di turisti stranieri ritorni come prima è necessario scavare a fondo per tirare fuori all’interno del paese la domanda per il turismo domestico”. (Quando leggo qualcosa del genere, tendo a reagire eccessivamente...)
Tuttavia, tra le altre voci di bilancio, i fondi per i "Progetti di acquisizione e formazione delle risorse umane nell'industria del turismo" e "Miglioramento e rafforzamento del sistema delle guide con licenza" sono aumentati rispetto all'anno precedente e resta la consapevolezza di dover rispondere alle esigenze di una platea di visitatori stranieri sempre più profonda e diversificata. Inoltre, come voce il cui budget è aumentato in modo significativo, c'è "sostegno per aumentare il valore aggiunto dell'industria del turismo incentrata sull'industria ricettiva a seguito dell’introduzione nuovi modelli di business", dove viene richiesta la collaborazione di più settori come l'industria ricettiva, l'industria dei viaggi e altri settori per introdurre nuovi servizi in modo da creare valore aggiunto e non fossilizzarsi solo sugli alloggi. Inoltre, stanziando un nuovo budget per la creazione di nuovi contenuti nel campo della sostenibilità, risolvendo nel post covid problemi come il turismo di massa e aumentando sia gli ambiti che la relativa fetta di popolazione da coinvolgere, tutte le componenti di una determinata area potranno diventare un tutt’uno e contribuire alla rivitalizzazione dell’area stessa.
Fra le altre voci, anche il budget per attrarre MICE è in aumento e il documento afferma che "vi sarà un sostegno per attirare viaggi, come quelli incentive, dove si prevede una ripresa della domanda in modo relativamente rapido". Come era facile prevedere, si comincerà dall’ingresso di MICE, più facilmente gestibili, prima che dai viaggi personali…Semplicemente, poiché nel 2025 vi sarà l’Expo ad Osaka, il Giappone viene sempre più accreditato come sede di MICE, tant’è che anche noi siamo effettivamente coinvolti in varie mostre e visite aziendali, tanto da darci di volta in volta la consapevolezza che bisogna fare le cose in maniera corretta e senza arraffare.
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